48ª Garessio - S. Bernardo  

La Garessio-San Bernardo sfiora quota 100

Tanti i piloti iscritti alla Garessio-San Bernardo che, sabato 11 e domenica 12 settembre, si sfideranno in una classica della montagna. La competizione, nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19, si svolgerà in assenza di pubblico.
Supergara 9 Settembre 2021

GARESSIO (CN) – Dopo la sosta forzata dello scorso anno, fedele ad una antica tradizione, torna a settembre la Garessio-San Bernardo, una delle gare più importanti del panorama automobilistico della montagna. E torna con grandi numeri. Sono quasi cento, infatti, i piloti che, domenica 12 settembre, si sfideranno lungo i quattro chilometri del percorso di gara che da Garessio, con otto tornanti panoramici e particolarmente impegnativi dal punto di vista tecnico, salgono al Colle San Bernardo coprendo un dislivello di 300 metri. Il gruppo numericamente più consistente al via delle tre manches della competizione che, nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19, si volgeranno in assenza di pubblico, è il Gruppo A con ventiquattro concorrenti nell’elenco iscritti. Ventuno i piloti in Gruppo Speciale Slalom, quattordici quelli in Gruppo N e sei ciascuno quelli in Gruppo E1 Italia e E2 Silhoutte. Completano il ricco elenco i sei piloti in gara tra le potenti e spettacolari vetture del Gruppo E2 SC dove brilla il nome di Davide Piotti che, con la sua Osella PA 9 Alfa Romeo, cercherà di scrivere, per la terza volta, il suo nome sull’albo d’oro della corsa.

A vincere la prima edizione della Garessio-San Bernardo fu, nel 1956, Piero Campanella con l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce; l’ultima, nel 2019, Andrea Grammatico su Radical R4 Suzuki; in mezzo piloti e vetture che hanno scritto memorabili pagine della storia dell’automobilismo sportivo.

Oltre a Gigi Taramazzo, vero mattatore della Garessio-San Bernardo negli anni ’60/’70 e, dall’alto dei suoi otto successi, incontrastato “re del Colle”, tra i tanti nomi – anche stranieri come quelli di Klaus Steinmetz e Johansen Orther entrambi vincitori su Abarth 2000 – uno spicca in particolare: quello di Ada Pace. La “corridrice” torinese meglio conosciuta nell’ambiente delle corse con lo pseudonimo di “Sayonara”, trionfò nel 1962 al volante di una Osca 1000 realizzata a Modena dai fratelli Maserati: e quell’anno il Colle, per una volta, si colorò di rosa.

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