Il campione campano, al via su Radical SR4 Suzuki, conquista il gradino più alto del podio della competizione che chiude il Campionato Italiano Slalom 2025. Seconda piazza per il nuovo campione della specialità il il siciliano Emanuele Schillace, anche lui su Radical sR4 Suzuki. Gradino più basso del podio per Luigi Vinaccia, tornato ad altissimi livelli su Osella PA 9/90 Honda.
In una uggiosa domenica fine ottobre che non ha tradito le previsioni del meteo, con cieli molto nuvolosi al mattino e possibili deboli piogge seguite da ampie schiarite nel prosieguo della giornata, né fatto desistere i numerossimi tifosi lungo il percorso, Salvatore Venanzio, su Radical SR4 Suzuki, vince la trentottesima edizione dello Slalom Salerno-Croce di Cava, ultimo appuntamento di stagione del tricolore della specialità di scena in Campania. Il Campione Italiano Slalom uscente sale sul gradino più alto del podio con il tempo di 2’22” e 01 centesimi siglato al termine dell’ultima salita lungo i 3500 metri del percorso di gara disegnato tra il cielo e il golfo di Salerno.
Una prestazione, la sua, che chiude nel migliore dei modi una stagione in cui le ombre, dovute a problemi meccanici della sua vettura, sono state più delle luci e dove anche la giornata di oggi pareva essere una di quelle da dimenticare. Nella prima manche, infatti, era costretto al ritiro per l’ennesimo guasto prontamente riparato in assistenza; nella seconda siglava un ottimo tempo ma scivolava indietro in classifica per venti punti di penalizzazione per due birilli sfiorati in traiettoria. “Mi sono giocato il tutto e per tutto nella terza salita”, commenta felice Salvatore Venanzio a fine gara. “Al termine di una stagione davvero difficile, avevo voglia e bisogno di un bel risultato. Questa vittoria è il premio alla passione che io e il mio team ci mettiamo”. Seconda piazza per Emanuele Schillace che, proprio da Salvatore Venanzio, raccoglie il testimone del tricolore essendosi laureato, con una gara di anticipo, Campione Italiano Slalom 2025. Al via per onorare il titolo appena conquistato e per bissare il successo siglato nella passata edizione, il campione siciliano è autore della sua solita gara in progressione, senza errori, conclusa con il tempo della terza salita, la sua migliore al volante di una Radical SR4 Suzuki, di 2’23” e 49 centesimi.
“Sono abbastanza soddisfatto del risultato”, commenta Emanuele Schillace. “Nella prima manche ho avuto qualche problema di assetto corretto in assistenza. Nella terza ho indovinato la scelta di gomme sul fondo stradale andatosi ad asciugare ma non è stato sufficiente per vincere”. Soddisfatto lo è sicuramente Luigi Vinaccia che a Salerno cercava conferme della soluzione ai problemi della sua Osella PA 9/90 Honda. E le conferme sono arrivate con il terzo posto assoluto conquistato con il tempo, vincente, della seconda manche chiusa in 2’24” e 59 centesimi. “E’ un terzo posto che vale oro”, dichiara Luigi Vinaccia scendendo dal podio. “Finalmente la vettura è tornata ad essere performante e i tempi segnati lo dimostrano. Peccato per la terza salita durante la quale, per un problema di cattiva visibilità a causa del sole calante, ho alzato il tempo in seguito ad una leggera toccata. Comunque sono in linea con i migliori e oggi va bene così”. Quarto posto per Antonino Sbaratta, l’ultimo in grado di scendere sotto il muro dei 150 punti al volante della sua Radical Prosport Suzuki. Alle sue spalle un ottimo Adriano Ricci, il migliore in Gruppo E2 SS su Formula Gloria B5 Suzuki, davanti a Pasquale Amatruda su Radical Prosport Suzuki. Michele Sellitto, settimo assoluto, chiude sul gradino più alto del podio di Gruppo E2 SH, dominando, con tre vittorie in altrettante salite corse al volante della sua Fiat 126 Kawasaki. Complice anche il doppio ritiro di Saverio Miglionico, il più veloce della prima manche su Autobianchi A 112, lo imita in Gruppo E1 Italia Valerio Magliano, ottavo assoluto, su Peugeot 106 Super 1600.
Nono tempo assoluto per Fabio Di Cristofaro, secondo tra le formule al via, al volante della sua Formula Gloria B5 Suzuki. Chiude la top ten dello Slalom Salerno-Croce di Cava Marcello Bisogno su Fiat 127 Gruppo E1 Italia. Giuseppe Esposito si conferma mattatore del Gruppo KC con un tris di primi posti conquistati al volante del suo Speed Car Xtrem Evo. Successo nei rispettivi gruppi per Mauro Paolillo, primo tra le vetture del Gruppo Speciale Slalom, per Raffaele Ferrara, primo in Gruppo N, e per Giovanni Loffredo, primo in Gruppo Racing Start, tutti e tre su Peugeot 106 Super 1600. Sempre su 106, ma in versione Rallye, vittoria in Gruppo Racing Start Plus per Carlo Romano imitato, al volante della stessa “piccola” della Casa del Leone, da Angelo Pascale, primo in Gruppo A. Parla francese anche il Gruppo P con il successo di Francesco Cristofano su Peugeot 205 mente tra le bicilindriche il successo arride a Giancarlo Candido su una italianissima Fiat 126. Migliore tra gli Under 23 in gara allo Slalom Salerno-Croce di Cava è Valentino Tortora su Renault Clio Gruppo E1 Italia; prima tra le dame Maria Grimaldi al volante di una Fiat Cinquecento Gruppo Speciale Slalom.