8° Slalom di San Nicola  

Il bilancio dell’8° Slalom di San Nicola

Tecno Motor Racing Team 28 Maggio 2024



Tagliato il traguardo, spenti i motori, eccolo il momento del bilancio di due giorni vissuti – sabato e domenica – lungo il percorso di San Giuliano del Sannio. L’ottavo Slalom San Nicola – memorial Gianmarco Di Vico, tira le somme di 48 ore trascorse col piede sull’acceleratore di brividi ed emozioni.
Due giorni intensi, impeccabili sotto molteplici profili. Tutto ha funzionato come da copione: organizzazione, allestimento e finanche il meteo ha permesso lo svolgimento della gara senza la temuta pioggia.
Quest’ultima ha fatto capolino soltanto in occasione della premiazione e anche in questo caso brio e ironia hanno dominato il momento ufficiale della consegna delle coppe: “Premiazione bagnata, premiazione fortunata”.
L’appuntamento di domenica è iniziato alle 10.45 con il giro di ricognizione. Che ha scatenato da subito l’adrenalina serbata per la gara, entrata nel vivo circa 45 minuti dopo con la prima manche.
Lungo il rettilineo che si immerge nella Valle del Tammaro lo spettacolo è quello delle grandi occasioni.
Il percorso è diviso: c’è l’area riservata alla partenza e quella riservata al paddock. E qui in fila, si ammirano le auto con scuderie, piloti e addetti. Ognuno al lavoro per controllare, verificare, suggerire e relazionare affinché tutto sia in ordine col regolamento.
Ci siamo quasi, i piloti si preparano, indossano le tute, il casco, si siedono al volante. I tecnici d gara, danno indicazioni, invitano a guardare il timer, il countdown è accompagnato dal rombo dei motori che sollecita i crampi allo stomaco di chi assiste alla gara. Eccolo lo start, si parte. Inizia la corsa sui tre chilometri organizzati nel minimo dettaglio. Quattordici birillate, i tornanti, decine di spettatori assiepati nel verde incontaminato per assistere a tifare la scuderia del cuore.

E’ un tripudio di vibrazioni. Le manche si susseguono per tre volte consecutive, obiettivo: migliorare il tempo per guadagnare la classifica. Il personale che lavora al traguardo comunica continuamento con quello che si trova ai blocchi di partenza, attraverso le radio. Un meccanismo di organizzazione perfetto. Mezzi di soccorso e carroattrezzi sono pronti a qualunque emergenza. I volontari delle varie associazioni fanno su e giù per accertarsi che nessuno corra rischi o si faccia male. Tutto scorre, anzi corre. Ogni cosa è ingranata
alla perfezione, come le marce e quel rumore del cambio che sembra far partecipare alla corsa anche chi è lì soltanto per guardare.
Attorno alle 15.30 la gara è finita, le vetture sono tutte posizionate in piazza Libertà e manca poco per la premiazione. Il gruppo tecnico è al lavoro per definire le classifiche. Ed eccoli i primi dieci della classifica assoluta:
1- Fabio Emanuele (Osella Pa 9/90)​
2- Giuseppe Palumbo (Suzuchi Ach 04 – Formula Gloria)
3- Fabio Di Cristofaro (Formula Gloria)
4- Donato Catano (A 112 Proto)
5- Donantonio Cobucci (Kawasaki Prosport)
6- Andrea Vassalotti (Fiat 126)
7- Giuseppe Miola (Suzuki Viali)
8- Giovanni Piccolo (Fiat Seicento)
9- Giuseppe Pollio (Renault 5)
10- Salvatore Di Leva (Fiat 126)
I genitori di Gianmarco Di Vico, in occasione della premiazione, consegnano un premio personalizzato al pilota Nicola Rivellino. E quindi il ricordo di Gianmarco, giovane di Campobasso, amante di auto e motori, strappato alla vita troppo presto a causa di un incidente stradale. Un lutto che ha colpito un’intera comunità, un volto, quello di Gianmarco, che resta ancora vivo nel cuore di tutti. A lui quindi la poesia del nipotino Antonio, decine di palloncini colorati che volano a voler dire che l’automobilismo è anche questo: cuore e sentimenti. Di quelli che non muoiono mai. La Tecno Motor lo dimostra ricordando Gianmarco ma subito dopo ricordando anche l’amico Andrea Tiberio, altro giovane campobassano, sempre impegnato col gruppo Tecno Motor, che pure ha perso la vita in un incidente stradale. Eccolo l’automobilismo: qui si vive tutto, ogni emozione, senza risparmiarle. Mai.
Palloncini, fiori, appalusi, le coppe, lo spumante per chiudere il sipario con tutti i crismi delle gare che appassionano. Termina l’ottava edizione dello Slalom San Nicola ma si lavora già alla prossima. E perché no, pensando al rally.

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