Slalom
52ª Susa - Moncenisio  

Pasquale Bentivoglio, su Tatuus Ninja, vince la Susa-Moncensio

Ufficio Stampa 11 Giugno 2019

Con il tempo di 3’10” e 59 centesimi e un tempo – dal punto di vista climatico – che richiedeva un notevole sforzo di immaginazione per assomigliare a quello che ci si aspetterebbe in una normale domenica di quasi estate, Pasquale Bentivoglio, su Tatuus Ninja, vince la Susa-Moncenisio e, per la prima volta in carriera, scrive il suo nome sul “Libro d’Oro” della corsa in salita più antica del mondo. Il pilota comasco sale sul gradino più alto del podio con il crono della terza salita, quattro chilometri contro il tempo del percorso allestito lungo le curve della vecchia strada napoleonica che da Susa conduce al Moncenisio, ma è il più veloce di tutti in ognuna delle tre manches regolarmente disputate nonostante la pioggia a complicare le cose. Una pioggia mai battente ma decisamente fastidiosa: per i piloti in primis chiamati a scelte di gomme e di strategie più difficili del previsto ma ma anche per il pubblico che, comunque numeroso nonostante il clima quasi autunnale attorno a Susa, si è visto costretto ad un continuo esercizio di apertura e chiusura degli ombrelli nel corso dell’intero arco della giornata. Seconda piazza, a 3” e 52 centesimi dal vincitore di Gruppo E2SS, per Andrea Grammatico, il mattatore delle ultime due edizioni della competizione organizzata dalla Supergara, al via su una Radical SR4 Suzuki con i colori della Scuderia Winners Rally Team. Il giovane pilota torinese è bravo a tenere il passo di Bentivoglio nelle prime due manches ma nelle terza e decisiva salita commette uno dei suoi rari errori di guida che lo costringe a rimandare a data da destinare il tris a Susa. Gradino più basso del podio per Luca Veldorale, vincitore tra le Gruppo E2 Silhouette con una A112 Kawasaki. Il portacolori della Scuderia Alta Valle Motor Sport chiude con il tempo di 3’16” e 22 centesimi, ultimo a scendere sotto la soglia dei 200 punti, a meno di sei secondi dal vincitore. Giuseppe Boschiazzo, su Peugeot 106 Super 1600 (Novara Corse) vince tra le vetture del Gruppo Speciale Slalom concludendo le sue fatiche al nono posto assoluto davanti a Massimo Burchiellaro che, anche lui al volante di una Peugeot 106 (Meteco Corse), fa suo il Gruppo E1 Italia. Tra le vetture di Gruppo A, successo per Riccardo Lopes su Renault Clio Williams (Eurospeed); Raul Emanule Giora, su Volkswagen Lupo GTI con i color della Scuderia Novara Corse è 33esimo assoluto, vincitore in solitaria del Gruppo Racing Start. Bella e avvincente la sfida tutta al femminile in Classe S7 tra Monica Valle e Sonia Castelli, entrambe al via al volante di una Renualt 5 GT Turbo, risoltasi in favore della prima, alfiere della Scuderia Valsusa Motor Team. Tra gli under in gara, il più veloce è Alessandro Rozio con una Peugeot 106 Super 1600 con i colori della Meteco Corse. Anche quest’anno la Susa-Moncenisio è stata palcoscenico della sfida tra autostoriche inserita nel calendario del trofeo ANCAI Hill Climb Classic Slalom alla memoria di Giorgio Pianta, serie riservata ai soci dell’Associazione Nazionale Corridori Automobilistici Italiani. A salire sul gradino più alto del podio dopo tre manches è stato il gentleman driver torinese Giorgio Tessore con la sua Porsche 911 davanti a Renzo Cavallero su Fiat Uno 70S. Gradino più basso del podio per Giovanni Panero su Fiat 124 Abarth.

Come consuetudine da alcuni anni a questa parte, a rendere omaggio alla Susa-Moncensio ci hanno pensato una cinquantina di Lancia Delta Integrali – tra queste alcune splendide ex ufficiali Martini Racing – in passerella lungo il tracciato di gara a raccogliere gli applausi del pubblico. Applausi che hanno accompagnato l’inconsueto spettacolo degli Spadonari di Giaglione che, con costumi della tradizione e spadoni medioevali, hanno salutato il via della competizione danzando sulla linea di partenza al ritmo della banda musicale e di quello dei motori. E in quella partentesi di arte e storia dedicata alla “Regina della Montagna”, così come Enzo Ferrari definiva la Susa-Moncenisio, anche la pioggia ha cessato di cadere per godersi lo spettacolo

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